Differenza tra b&b e affittacamere: obblighi da rispettare per stare in regola
Sei titolare di un b&b o di un affittacamere? Molte persone spesso confondono queste due tipologie di strutture ricettive e la cosa non sorprende perché le differenze possono essere molto sottili.
Innanzitutto, bisogna dire che sicuramente lavorare nel turismo implica stare a contatto con il pubblico, amare il proprio territorio e offrire ai propri ospiti un servizio che si possa distinguere. Esistono diverse soluzioni, una tra queste è quella offerta da b&b e affittacamere, per certi versi più vantaggiosa rispetto a quella di un hotel. Tuttavia, la differenza tra b&b e affittacamere deve essere ben chiara a tutti coloro che intendono avviare un’attività in proprio nel settore della ricezione turistica.
Cosa cambia tra le due strutture ricettive
Il Bed and Breakfast è una struttura in cui si offre, oltre al pernotto, anche la prima colazione e che si caratterizza per:
- Un numero di camere inferiore a quello di un albergo
- L’impossibilità di somministrare altri pasti oltre alla colazione
- Un contesto familiare
Se i primi vengono considerati strutture ricettive a conduzione familiare, i secondi vengono invece considerati strutture ricettive imprenditoriali. Gli affittacamere sono quindi assimilati alle aziende, dal punto di vista fiscale e organizzativo. Ciò significa che i gestori possono assumere dei collaboratori e fornire agli ospiti servizi simili a quelli di un albergo.
Le 6 differenze tra b&b e affittacamere
- La forma di impresa. Il b&b viene gestito in forma non imprenditoriale, spesso a conduzione familiare, l’affittacamere invece in forma imprenditoriale.
- I documenti. Poiché si tratta di una attività imprenditoriale, per aprire un affittacamere è necessaria una partita IVA, l’iscrizione presso la Camera di Commercio, la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Per aprire un b&b basta presentare solo la SCIA.
- L’obbligo di residenza. Il proprietario di un b&b deve risiedere nella struttura, ma attenzione perché questa regola può variare da regione a regione. Il proprietario di un affittacamere non ha invece alcun obbligo di residenza.
- I servizi. I b&b devono limitarsi a offrire letto e prima colazione, gli affittacamere sono liberi di fornire altri servizi accessori.
- L’interruzione dell’attività. Poiché il b&b viene considerata un’attività occasionale deve rispettare dei periodi di chiusura annuale. Gli affittacamere possono invece lavorare tutto l’anno.
- L’aspetto fiscale. I guadagni di un b&b non imprenditoriale vengono tassati come redditi diversi. Gli affittacamere sono soggetti al regime fiscale riservato al regime scelto di partita IVA.
A chi rivolgerti per aprire la tua struttura ricettiva (senza fare errori)
Se stai pensando di aprire un b&b o un affittacamere, e non sai quale formula scegliere, devi sapere che la differenza tra b&b e affittacamere si riscontra anche a livello regionale.
La normativa di riferimento, e quindi gli obblighi fiscali a cui adempire, variano in base alla zona in cui è sita la struttura, ci sono per esempio comuni che richiedono il pagamento della tassa di soggiorno, o che impongono regole a cui è obbligatorio attenersi per non incorrere in multe o sanzioni.
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