Ecco cosa dice la normativa sulle casa vacanze a Roma
Disponi di un secondo appartamento a Roma e intendi metterlo a rendita trasformandolo in una casa vacanze? Di certo si tratta di una buona soluzione per abbattere le spese legate al tuo immobile e ottenere un guadagno extra. La Capitale è da sempre meta di turisti, molti dei quali si fermano solo per poche notti. Le case vacanza infatti sono sempre più richieste come sistemazione alternativa all’albergo: se il tuo appartamento risponde ai requisiti della normativa sulle casa vacanze a Roma, puoi avviare con successo questa nuova attività. Ecco come!
Attività imprenditoriale oppure occasionale?
Una casa vacanze è una struttura ricettiva e può essere gestita in forma imprenditoriale o non imprenditoriale. Nel primo caso si tratta di un vero e proprio lavoro e devi aprire una partita IVA, nel secondo caso viene considerata un’attività occasionale e non necessita dell’apertura di una partita IVA. La normativa di riferimento è la Legge nazionale 217 del 1983 che non prevede particolari limitazioni, a parte la sicurezza dei locali: ma a regolamentare maggiormente le case vacanza sono le istituzioni locali (in parte regionale e in parte comunale). Se quindi la casa vacanze viene gestita in modo occasionale non viene inquadrata come attività commerciale e pertanto non necessita di permessi. Le uniche procedure richieste sono in ogni caso l’accreditamento della struttura presso la Questura e la compilazione della Schedina Alloggiati da presentare presso gli uffici della Polizia: una lista delle persone alloggiate che deve essere inviata entro 24 ore dal loro arrivo.
Normativa casa vacanze Roma: riferimenti utili
La normativa sulle casa vacanze a Roma fa riferimento al Regolamento regionale n.14 del 16 giugno 2017 denominato “Modifiche al Regolamento regionale 7 agosto 2015 n.8 (Nuova disciplina della strutture extralberghiere)”. Tale Regolamento stabilisce che:
- nella casa vacanze non vi deve essere nessuno domiciliato;
- non si può somministrare cibo e non è previsto il cambio di biancheria giornaliero;
- le case vacanze possono essere gestite a livello imprenditoriale o no. Nel caso si tratti di attività occasionale deve restare ferma per almeno 100 giorni l’anno e il titolare non può avere più di due case vacanza gestite in tal modo, dalla terza in poi viene considerata attività imprenditoriale.
A proposito della normativa sulle casa vacanze a Roma il Comune di specifica che “per avviare un’attività ricettiva si deve trasmettere, esclusivamente in via telematica, allo Sportello Unico per le Attività Ricettive (S.U.A.R.) del Dipartimento Turismo – Formazione e Lavoro, una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) corredata degli atti e delle dichiarazioni che dimostrano il possesso dei requisiti funzionali e strutturali necessari per lo svolgimento dell’attività ricettiva”. Nella Capitale è poi previsto il pagamento di una tassa di soggiorno.
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La normativa sulle casa vacanze a Roma e i vari adempimenti richiesti possono far desistere molti proprietari dal trasformare il loro immobile in una struttura ricettizia. Una soluzione per rendere tutto più semplice però esiste: delegando a Beesprint la gestione del tuo immobile puoi sollevarti da ogni incombenza e limitarti a guadagnare dalla locazione. Siamo una società leader nel settore degli affitti brevi, in grado di trovare ospiti referenziati, gestire i contratti di affitto, occuparci delle segnalazioni in questura e di tutti gli aspetti relativi alla gestione della casa vacanze. Per richiedere informazioni al riguardo contattaci: il nostro team sarà pronto ad aiutarti.